venerdì 20 aprile 2012

Troppo cemento intorno

Dio ha sfoderato il mondo per me, 
perché mi accorgessi di Lui.


Nelle piccole cose, 
nel silenzio, 
nell'osservare il cielo, 
nel guardare un sorriso, 
nell'ammirare il lavoro di un carpentiere, 
nel saluto tra due motociclisti, 
nello scodinzolare di un cane, 
nell'aspettare che imbustino il pane,
nel gesto di una mano che accarezza,
nella piroetta di un bambino sotto la pioggia, 
nell'udire il richiamo di un falco,
mi accorgo che c'è poesia.
E tanta.
Dove sto andando?
Perché sento solo tristezza intorno?
Mi viene da pensare che un giardino è fondamentale.
Solo cemento, mattoni, asfalto anestetizzano l'anima.
Manca la fantasia, l'esuberanza, l'entusiasmo della vita.
Tutto è spinto avanti, tutto è dopo, tutto è sempre uguale.
Quante stupidaggini, è pazzesco a pensarci seriamente.
Troppo uomo, poco Dio.
Troppa determinazione, poca sorpresa.
Troppa fragilità, poca sapienza.



Dio ha sfoderato il mondo per me, 
perché mi accorgessi di Lui.





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