Estratto dalla prima lettera alla Beata Agnese di Praga
.....
Di qui viene che,
mentre avreste potuto godere, più degli altri,
delle pompe,
degli onori e della dignità del secolo,
potendo con gloria eccellente sposare
legittimamente l'illustre imperatore,
come sarebbe stato conveniente alla vostre
e alla sua eccellenza,
rigettando tutto ciò, avete scelto,
con tutta l'anima
e con tutto lo slancio del cuore,
piuttosto la santissima povertà e la penuria
del corpo,
prendendo uno sposo di più nobile origine,
il Signore Gesù
Cristo,
che custodirà la vostra verginità sempre immacolata e
intatta.
Amandolo, siete casta,
toccandolo, diventerete più
monda,
accogliendolo in voi, siete vergine;
accogliendolo in voi, siete vergine;
la sua potenza è più forte,
la generosità più
elevata,
il suo aspetto più bello,
l'amore più soave e ogni grazia più
fine.
Già siete stretta dagli amplessi di lui,
che il
vostro petto ha ornato di pietre preziose
e alle vostre orecchie ha messo perle
inestimabili,
e vi ha tutta avvolta di primaverili e corrusche
gemme
e vi ha incoronata con una corona d'oro espressa con il segno della
santità.
Quindi, sorella carissima,
o piuttosto signora
straordinariamente degna di ogni venerazione,
perché siete sposa e madre e
sorella del mio Signore Gesù Cristo,
insignita dello smagliante stendardo
dell'inviolabile verginità
e della santissima povertà,
siate corroborata nel
santo servizio,
incominciato con ardente desiderio,
del povero Crocifisso,
che per noi tutti sopportò la passione della croce,
strappandoci al potere del
principe delle tenebre,
nel quale per la trasgressione del primo parente eravamo
tenuti legati,
e riconciliandoci con Dio Padre Onnipotente.
....
Io mi sento male!
Ma chi ha detto che nella fede, nell'amore, nell'abbandono a Gesù
non c'è pienezza, libertà, entusiasmo, gioia, trasporto,
"sensualità" al servizio dello spirito?
Quante fandonie....
La luce non spegne.
Tardi ti amai.
Nessun commento:
Posta un commento