Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete al
vangelo (Mc 1,15)
Mi ha intrigato questo comando:
cosa vuol dire CONVERTITEVI E CREDETE?
E' un atto di forza a me stessa?
Come posso obbligarmi a credere?
.... poi mi sono vista, in una semplice serata tra amici,
ad ascoltare quanto accaduto ad uno di noi,
e a crederci, pur essendo un evento "incredibile"
nella sua stranezza....
ed, allora, non è - forse - un comando,
ma una semplice richiesta di ascolto....
Se ascolto tutto e tutti nelle banalità ordinarie,
se mi faccio travolgere nella circolarità di eventi sempre uguali,
se mi affascina "Il Signore degli Anelli",
perchè non ascoltare - veramente - la Storia delle storie?
Senza pre-giudizio, insofferenza, superbia,
ma -semplicemente- ascolto interessato?
Lasciarmi incuriosire da una Storia antica e sempre nuova.
E affascinante.
Lasciargli spazio.
E "vedere" l'effetto che fa.
Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le
mie vie - oracolo del Signore.
Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i
vostri pensieri.
Come infatti la pioggia e la neve
scendono dal
cielo e non vi ritornano
senza avere irrigato la terra,
senza averla
fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme al seminatore
e pane
da mangiare,
così sarà della parola
uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata. (Is 55, 8-11)
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