sabato 7 aprile 2012

Decondizionamento mentale

Per pensare bene, 
per pensare liberamente, 
è indispensabile creare una coscienza retta e certa.


Saper discernere le informazioni che si ricevono, 
ma anche quelle che si cercano.


Noi diventiamo quello che mettiamo dentro di noi, 
quindi possiamo decidere quello che vogliamo essere.



Mi ingozzo di pane e mortadella?
Buonissimo, ma domani sarò depressa e sudaticcia
Guardo "Il Grande Fratello"?
Ok, domani mi verrà spontaneo urlare "Poraccia!" alla prima che mi taglia la strada
Leggo: Perché tu sei preziosa ai miei occhi, perché tu vali e io ti amo (Is 43,4)
E mi sciolgo, e dico ok, e chiedo: ma cosa vedi di me, che sono meno di un verme?


Noi siamo quello che leggiamo, quello che ascoltiamo, quello che vediamo.
Per discernere bisogna crearsi una giusta educazione, 
cercare bravi maestri, 
ed imparare a meditare e riflettere. 
Tre sono le potenze a disposizione della nostra anima
memoria, intelligenza, volontà.
Sono nostre. 
Potenze, non bazzecole.
Potenti, mi danno forma.
Quale forma decido di avere?
Sveglia, su. 
Non è più tempo di dormire.


Siamo corpo e spirito, 
come è potuto accadere che lo spirito venisse sottomesso al corpo?


Il corpo, è un'ovvietà, deperisce e muore. 
Perchè puntare sul cavallo perdente? E' illogico.
Lo spirito, invece, è eterno per chi - come me - crede in Gesù Cristo.
E' quello che vivifica il corpo per chi non crede.
Ed, allora, mi pare logica conseguenza variare prospettiva 
curare lo spirito.
Avendo provato in prima persona, 
so esattamente che qualsiasi eccesso fisico, 
il giorno dopo lo si paga in termini di benessere (unità corpo-spirito).
Mentre, e questa è una informazione notevole, 
ogni stimolo spirituale (non conosco gli eccessi, purtroppo)
crea benessere duraturo. 


Certo è che, quando si è goduto 
e stra-goduto del mondo, 
decondizionare le tre di cui sopra 
e riallinearle secondo le nuove esigenze, 
non è proprio una passeggiata.
Ma cosa lo è nella vita?
Difficile, ma è un avventura molto interessante.
E divertente.
Perché il divertimento, per come lo intendo io, 
è quel qualcosa che mi fa sussultare il cuore, 
che mi fa spalancare gli occhi e dire
"Pazzesco"
che mi fa drizzare le orecchie e dire
"Logico!"
che mi fa accendere un collegamento, 
dove prima c'era ovvietà.
E mi viene da ridere.
Sono un'esuberante ed un'entusiasta, lo so.

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