Chi sei, dolce luce che mi inondi,
e rischiari la notte del mio cuore?
Tu mi guidi, qual mano di una mamma;
ma se tu mi lasci,
non più di un sol passo avanzerei!
Tu sei lo spazio che l'esser mio circonda
e in cui si cela.
Se mi abbandoni, cado nell'abisso del nulla,
donde all'esser mi chiamasti.
Tu, a me più vicino di me stessa,
più intimo dell'intimo mio.
Eppur nessun ti tocca o ti comprende
e d'ogni nome infrangi le catene:
Spirito Santo, eterno Amore!
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