Quando il fuoco attacca il legno verde, si sprigiona dapprima un denso fumo: a stento tra le sue spirali si vedono alcune fiamme.
Ma, a poco a poco, l'umidità si consuma, il fumo diminuisce, la fiamma vittoriosa si mostra correndo di qua e di là; essa circonda il legno che crepita e che sembra ancora lottare, lo penetra, lo trasforma, comunicandogli la sua stessa natura.
Tuttavia la combustione prosegue e in breve tempo, il legno non è più legno, è divenuto fuoco esso stesso; allora il crepitìo cessa, non si sprigionano più le scintille ed il fuoco divorante, non trovando più davanti a sé un elemento estraneo che gli resista, completa la sua opera di assimilazione nella calma e nel silenzio.
Il cuore ancora sensuale è simile al legno verde.
A poco a poco l'anima si fortifica, l'amore cresce e diventa più ardente; la sua fiamma è più brillante, i tumulti spariscono, lo spirito comincia ad entrare nella contemplazione della verità. Infine, sotto l'influenza di questa contemplazione che continua, l'anima umana diventa tutta piena d'amore; la fiamma della carità l'ha penetrata completamente; allora senza rumore, senza lotta, in una pace profonda, essa finisce di consumarsi nell'amore.
Così dunque, innanzitutto, in mezzo ai pericoli che provengono dalle tentazioni, bisogna far ricorso ai ragionamenti; è la meditazione, in cui la fiamma è come avvolta dal fumo.
Più tardi si comincia ad entrare nella contemplazione della verità; è la fiamma che si libera e diventa luminosa.
Finalmente la verità viene trovata, l'amore ha raggiunto la perfezione, l'anima staccata da se stessa cerca soltanto Dio; Egli è per essa tutto in ogni cosa; essa riposa nel suo amore e vi trova pace e felicità.
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