Quando ero piccola, mia mamma, per farmi capire la necessità dell'ordine e della pulizia personale,
mi raccomandava sempre: biancheria intima pulita ed in ottimo stato.
Sai, può succedere qualsiasi cosa...
Come ogni altro elemento di educazione infantile, esso è stato perfettamente assimilato.
Mi dico: se provo rispetto per gli altri e per me stessa mettendomi in ordine "fuori",
partendo dalla probabilità di accadimento di un evento futuro che influenza il mio presente,
perchè non metto in un piano almeno uguale la pulizia e l'ordine "interno", tramite confessione?
Può succedere qualsiasi cosa, anche trapassare, non solo fine all'ospedale!!
Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui,
perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu
venga gettato in prigione.
In verità ti dico: non uscirai di là
finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!
(Mt 5,25)
Chi è il mio avversario?
Al di là di ciò che appare ai miei occhi,
dietro tutto c'è l'eterno accusatore, il calunniatore, colui che vuole farmi inciampare.
In mezzo ci sono io con le mie scelte volute o involontarie: ma sempre io.
L'attrice sono io, non altri.
Il risultato , spessissimo purtroppo, è la caduta nel fango.
Ma con fatica e impegno e richiesta d'aiuto al mio confessore devo riuscire a guardare la mia lordura e ripulirmi davanti al mio Signore, che rimane un mistero come possa amarmi.
Ma io sto.
Ci credo e non mi sposto.
Cado e mi rialzo.
Tendo la mano e mi aggrappo alla Sua veste.
Scivolo via e poi torno.
Mi faccio male ogni volta, ma è più interessante la speranza del cambiamento in Colui che amo,
piuttosto che la tristezza derivante dal vedermi sempre perfida e misera.
E la colpa, è certezza di fede, una volta confessata con cuore contrito e pentito, viene cancellata nel sangue di Cristo.
Cioè: non esiste più, via, eliminata.
Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno
lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello. (Ap 7,14)
Quindi: la saccoccia colma di dolori e orrori e cattiverie e malignità da me commessi,
sta solo a me renderla pari ad una pistola spuntata, una borsa vuota.
E di corsa. Ogni volta che cado, subito. Non una volta ogni tanto.
D'altronde può succedere qualsiasi cosa e bisogna essere preparati.
E questo è ottimismo, non confondiamo:
aiutati, il Cielo premia l'entusiasmo.
Nota finale: devo sempre fare attenzione allo scrupolo.
Devo confessare bene quanto ho commesso,
ma una volta confessato non esiste più davanti a Dio,
ma solo a me stessa.
E devo eliminarlo dai miei ricordi, relativizzandolo rispetto al dono di grazia ricevuto nel perdono.
Cos'è, non credo nella potenza rigeneratrice del Sangue di Cristo?
Pongo dei limiti all'onnipotenza del Mio Signore, seduto alla destra del Padre?
Magari non ha capito bene, è tremendo quanto ho combinato, è impossibile che mi perdoni?
Ci mancherebbe. Non scherziamo neanche.
Stiamo parlando di cose serie.
A me è richiesto dolore, orrore per quanto commesso, contrizione, richiesta sincera di perdono.
Lui ha già pagato per tutti, chiede solo che il Suo Sangue non sia stato sparso a vuoto per me.
Questo sarebbe il vero peccato imperdonabile.
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