Il mio vero problema è la durezza e l'inflessibilità.
Come posso cambiare, rompere la corazza, porre un grimaldello in qualche fessura del mio essere "bovino" se, prima ancora che un qualche sprazzo di consapevolezza mi illumini, mi sono già posta di traverso?
Se il dire "no" è la mia risposta in automatico, prima ancora che la domanda sia terminata?
Se non lascio spazio all'imprevisto, ma lo attacco immediatamente?
Se il mio tentativo di essere diversa cozza, ogni volta, con l'aver già fatto lo sbaglio?
E' possibile vivere una vita dispiacendosi per come si è e scoprendosi, sempre, costantemente una stronza, antipatica e pure cattiva?
E' da questa mia costante caratteriale che mi scopro stupida, arrogante, stolta.
Superba e ignorante.
Bella scoperta.
Ma non rimango giù.
Mi rialzo e ci riprovo.
Tra poco ci sarà una nuova occasione in cui il Cielo proverà a parlarmi.
Spero di essere finalmente pronta.
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