Riflessioni stra-personali sul mio cammino di conversione. Nessuno nasce imparato, io no di certo. Quindi pregando, camminando, ascoltando, leggendo, meditando, osservando, cerco di imparare. Anzi: cerco di disimparare me ed il mondo, per abbandonarmi alla meraviglia dell'invisibile.
sabato 14 aprile 2012
Maledetto orgoglio
Pensate dunque che con i vostri mezzi e le vostre pratiche riuscirete infine a distruggere l'orgoglio e ad acquistare l'umiltà?
Tutto il bene non viene forse da Dio e non è Lui stesso la via che conduce alla vita?
Il più infallibile segreto per sradicare questo maledetto orgoglio non è di guardarlo, ma di guardare Dio e dimenticare se stessi.
Noi non abbiamo alcuna risorsa se non in Lui per difenderci dai nemici che ci opprimono;
guardare incessantemente se va bene o male, è come dare all'orgoglio nuove forze.
Dimenticate voi stessa, immergetevi dolcemente nel seno della divinità e fuggite in questo divino asilo appena l'orgoglio vuole elevarsi contro di voi.
Nel momento stesso in cui egli sembra trionfare e fare del danno nel vostro cuore, non fate neppure finta di averne paura, né di ascoltarlo o di scorgerlo; è un estraneo e un frutto di maledizione che si eleva nella natura, ma la vostra volontà attaccata e unita al suo Dio non vi ha alcuna parte.
Ricordate bene che noi abbiamo orgoglio solo perché non vogliamo spogliarci di noi stessi e abbandonarci tra le mani di Dio.
Colui che non è più, non può sentire l'orgoglio perché non opera più e non si degna di abbassarsi fino a guardare ciò che si opera nella parte inferiore.
Egli ha sostituito tutto con Dio e sa bene che se in lui c'è qualcosa di buono, non può provenire dal suo miserabile nulla, e niente lo confonderebbe di più che vedere che è ancora capace di un pensiero d'orgoglio, se non fosse già persuaso di essere sempre capace di ogni sorta di male.
(MILLEY C. F., A una religiosa orsolina, 16 luglio 1709)
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