martedì 15 gennaio 2013

La mia relazione

Rieccomi.
Silenzio, meditazione, rielaborazione.
Si riparte

Cosa ho che io non abbia ricevuto?
Cosa sono se non qualcosa che è in continuo divenire, mutazione, evoluzione grazie ad Altro/altri/ambiente (spazio-tempo)?
Mi è stata donata intelligenza, memoria, sentimento e volontà.
E tutto questo bene, tutta questa forza, tutta questo "esistere" a cosa serve se non per cercare il senso?
E' utile lasciarsi vivere, nel trascorrere monotono delle giornate, o è più interessante vivere l'intenzionalità, l'esserci, il pensare, il sentirsi vivi anche lavando i piatti?
D'altronde, già lavare i piatti è un'attività che i miei cani non fanno (a parte lucidare la scodella, ovvio), come giocare a briscola o ascoltare a manetta will-i-am...
Quindi: 
io sono viva, i miei cani sono vivi.
entrambi puliamo dove mangiamo
..... ma io posso farlo guardando le mie mani che si muovono e dire: ma che meraviglia!
.... canticchiare mentre asciugo le pentole e ringraziare perchè sono proprio io, in quel momento, viva a me stessa e lieta di sentirmi esplodere il cuore dalla gratitudine di esserci.
E, se voglio, posso fare una telefonata di un'ora, giocare a briscola, sfogliare una rivista, leggere una poesia.
Questo evidenzia una differenza, secondo me.
E' una vita diversa rispetto a quella dei miei cani, diversa di un di più che è qualcosa di non così casuale ma, direi, più causale. Causa di altro. A causa di Altro.
E mi rendo conto che vivo nella nebbia interiore, nell'offuscamento del pensiero, nella passività di una vita che, restando uguale a sè stessa può essere rivoluzionata dal di dentro.
Perchè, se non cambiano le condizioni al contorno, fare una rivoluzione vuol dire cambiare l'unica cosa che è in mio potere. Me. Il mio pensiero. Il mio agire. Le mie reazioni. Il mio sentire.
Quindi, guardare ad una tinozza di piatti non come una noia perchè non ho voglia, perchè sono destinata a diventare primo ministro, perchè gli altri non mi apprezzano, perchè io so cosa valgo, perchè, perchè, perchè...., ma perchè è il mio posto, ora, di fare la mia rivoluzione. Di guardare a questa tinozza come un miracolo della creazione, della tranquillità, del mio dire sì al fatto che ci sono. Adesso. 
Perchè io credo, perchè è logico, perchè amare espande il cuore, ti fa bruciare, ti fa vivere come un tizzone. Perchè sentire l'aria che respiro dà gusto, perchè sentire il cuore che batte ti fa sentire grata.
E perchè riconoscere il fallimento di una vita, vuol dire solo sentirsi lontani da casa.
La sofferenza esiste, il male è accuattato fuori dalla porta, il dolore rende pavidi.
 
Ma cambiare la testa, lasciarsi andare, affidarsi è semplicemente riconoscere che non sono sola, perchè quando sorrido Dio è con me, perchè Dio è Spirito, Dio è Amore, Dio è il Bello; Dio è il Bene, Dio è la Giustizia, Dio è la Compassione, Dio è l'Ascolto, Dio è l'Amico, Dio è il Forte; Dio è Colui che E'. 
Perchè tutto il bene che posso, tutto l'amore che posso, tutto il dare che posso, non è mio, non sono io, ma prendo da Lui per darlo ad altri. Ed è in quest'ottica che vale il fare. Perchè mi sento parte di Lui, abbracciata a Lui, insieme a Lui.
Ed è questa certezza, nell'oscurità della vita pellegrina, che mi rende piena di zelo.
Nulla esiste se non in relazione a qualcos'altro.

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