sabato 16 febbraio 2013

Obbedienza e Realtà

La Scrittura ci rivela il criterio per discernere la vera dalla falsa obbedienza a Dio.
Gesù "imparò l'obbedienza da quello che patì""
La misura ed il criterio dell'obbedienza a Dio è la sofferenza.
Quando tutto davanti a te grida "Dio non può volere questo da me!" ed invece ti accorgi che quella è la realtà, che vuole proprio quello...
tu sei davanti alla Sua volontà come una croce sulla quale stenderti, ed allora scopri come è seria, concreta, quotidiana questa obbedienza.

(estratto da Obbedienza, Padre Raniero Cantalamessa)

Obbedire nell'oscurità più totale, nella notte dell'angoscia, nel desiderio di fuggire, di reagire, di "incattivirsi".... nel desiderio di affermare l'IO.
Non è facile, è il cammino nel deserto dell'espoliazione di sè.
La via stretta, il filtro attraverso cui passare ed eliminare le scorie, per arrivare a Lui.
Lui che chiama, io che non sento.
Lui che mi dice: impara la Scrittura, mangiala, gustala, rendila te, perchè in essa è la "Lampada per i tuoi passi", poi vivi la Realtà come è, non come vorresti, seguendo i miei precetti, e "non temere, soltanto, abbi fede in me!"... e renderai sostanza le cose che speri, le cose che non vedi, le cose che io ti dico essere più vere del vero che vivi.
Lui che rispetta la mia libertà e rimane discreto, io che faccio finta di chiamarlo e penso a me.
Lui che è il Re di tutte le cose, io che sono una schiava infedele, ma non mi annienta all'istante.... pazienta ed mi dona il domani, perchè possa tornare a casa.
Lui che aspetta solo che mi rivolga a Lui per farsi conoscere... ma con cuore sincero, perchè è fatto così. Essendo ricco ogni oltre immaginazione, ed io lebbrosa e cieca, vuole essere certo che non lo cerco "per interesse".... e fa bene, perchè io sono "interessata".
Lui, che ama di un amore tale che se lo vedessi ora così come egli è, mi annienterei di dolore per aver mancato di rispondere ad una passione così lacerante. Mi lancerei da sola all'inferno.
Lui che mi dice (Angela da Foligno) NON TI HO AMATA PER SCHERZO.
Ma come posso non pensarlo in ogni istante, ad ogni respiro?
Chi mi ha mai detto parole così?
Chi ha mai fatto cose così per me?
In questo mi rivelo veramente stupida.
Sono talmente abituata alle piccinerie di un monolocale, che il pensare a distese di praterie, cieli sereni e acque zampillanti mi spaventa.
Proprio stupida.

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