Non si può credere insieme al caso e alla Provvidenza.
Noi crediamo alla Provvidenza e viviamo come se credessimo al caso.
Di qui le incoerenze della nostra vita, le sue cattive agitazioni e le sue cattive passività.
Noi subiamo ciò che non abbiamo scelto....
(... decidiamo NOI cosa è importante per la nostra vita, per la nostra "crescita")
E tuttavia ogni mattina, è questa giornata intera che riceviamo dalle mani di Dio.
Dio ci dà una giornata da Lui stesso preparata per noi.
Non vi è nulla di troppo e nulla di "non abbastanza", nulla di indifferente e nulla di inutile.
E' un capolavoro di giornata, che viene a chiederci di essere vissuto.
Noi la guardiamo come pagina d'agenda, segnata d'una cifra e di un mese.
La trattiamo alla leggera, come un foglio di carta...
Se potessimo frugare il mondo e vedere questo giorno elaborarsi e nascere dal fondo dei secoli, comprenderemmo il valore di un solo giorno umano.
E se avessimo un pò di fede, sentiremmo il desiderio di inginocchiarci dinanzi alla nostra giornata cristiana.
Noi siamo "caricati" di energia senza proporzioni con le misure del mondo: la fede che solleva le montagne, la speranza che nega l'impossibile, la carità che fa bruciar la terra.
Ogni minuto della giornata, ci voglia non importa dove, per fare non importa cosa, permette al Cristo di vivere in noi in mezzo agli uomini.
Allora non è più il caso di calcolare l'efficacia del nostro tempo, se assumiamo umilmente la misura della volontà di Dio.
(Lo zero e l'infinito - Madeleine Delbrel)
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