giovedì 21 dicembre 2017

La potenza della lode

E' periodo di regali e mi è capitato in dono di trovare, on-line, in mp3, il libro "La potenza della lode" di Merlin R. Carothers, che non posso non consigliare a chi ha bisogno di cambiare le lenti con cui osserva la vita.... da ascoltare e riascoltare, un anti-depressivo per l'anima!!!
Bisogna tenere a mente alcune premesse:
- è scritto da un pastore protestante,
- alcuni fatti raccontati possono essere ritenuti un po' "eccessivi",
ma la sostanza è gioia allo stato puro.
 
Ecco il link: QUI
 
Sull'onda dell'ascolto, stavo iniziando a ringraziare per ogni istante della mia vita, quando, all'ennesimo "Grazie, Gesù!" mi è venuta in mente S. Bernadette ed il Suo testamento spirituale:
 
“Per l’indigenza di mamma e papà per la rovina del mulino, per il vino della stanchezza, per le pecore rognose : grazie, mio Dio! Bocca di troppo da sfamare che ero; per i bambini accuditi, per le pecore custodite, grazie! Grazie o mio Dio, per il Procuratore, per il Commissario, per i Gendarmi, per le dure parole di Peyremale. Per i giorni in cui siete venuta, Vergine Maria, per quelli in cui non siete venuta, non vi saprò rendere grazie altro che in Paradiso. Ma per lo schiaffo ricevuto, per le beffe, per gli oltraggi, per coloro che mi hanno presa per pazza, per coloro che mi hanno presa per bugiarda, per coloro che mi hanno presa per interessata. GRAZIE, MADONNA!
Per l’ortografia che non ho mai saputa, per la memoria che non ho mai avuta, per la mia ignoranza e per la mia stupidità, grazie! Grazie, grazie, perché se ci fosse stata sulla terra una bambina più stupida di me, avreste scelto quella! Per la mia madre morta lontano, per la pena che ebbi quando mio padre, invece di tendere le braccia alla sua piccola Bernadette, mi chiamò Suor Maria Bernarde: grazie, Gesù! Grazie per aver abbeverato di amarezza questo cuore troppo tenero che mi avete dato. Per Madre Giuseppina che mi ha proclamata: “Buona a nulla”. GRAZIE!
Per i sarcasmi della madre Maestra, la sua voce dura, le sue ingiustizie, le sue ironie, e per il pane della umiliazione, grazie! Grazie per essere stata quella cui la Madre Teresa poteva dire: “Non me ne combinate mai abbastanza”. Grazie per essere stata quella privilegiata dai rimproveri, di cui le mie sorelle dicevano: “Che fortuna non essere come Bernadette Grazie di essere stata Bernadette, minacciata di prigione perché vi avevo vista, Vergine Santa! Guardata dalla gente come bestia rara; quella Bernadette così meschina che a vederla si diceva: “Non è che questa?!”.
Per questo corpo miserando che mi avete dato, per questa malattia di fuoco e di fumo, per le mie carni in putrefazione, per le mie ossa cariate, per i miei sudori, per la mia febbre, per i miei dolori sordi e acuti, GRAZIE MIO DIO! Per quest’anima che mi avete data, per il deserto della aridità interiore, per la vostra notte e per i vostri baleni, per i vostri silenzi e i vostri fulmini; per tutto, per Voi assente e presente, grazie! Grazie o Gesù!”.

 

martedì 12 dicembre 2017

Il valore educativo dei lavori domestici (1905) - F. W. Förster


Friedrich Wilhelm Förster

IL VALORE EDUCATIVO DEI LAVORI DOMESTICI (1905)
Il testo che segue corrisponde all’ultimo capitolo (pagg. 341-376)
dell’opera IL CRISTIANESIMO E LA LOTTA DI CLASSE
nella versione italiana, Torino STEN, 1909 (edizione originale: Zurigo 1905)

a cura dei monaci della Abbazia Nostra Signora della Trinità - Morfasso (PC) Italia

Preso da qui
 
Introduzione
 
Nel capitolo precedente ho parlato degli inconvenienti dell'attuale posizione dei servi, come pure della riforma etico-sociale necessaria nei rapporti fra i padroni di casa e i loro dipendenti.
Nessun mutamento d'indirizzo in questo campo potrà però veramente risolvere il problema del servizio domestico. Perché la più profonda ragione dell'avversione al servizio domestico ed alle sue esigenze, e del malcontento destato dalle sue mansioni, non risiede solo negli inconvenienti già accennati, ma anche nel fondamentale atteggiamento della donna di fronte ai lavori domestici in generale, e al servizio personale in particolare. L'atteggiamento della donna cólta di fronte al servizio domestico è la ragione principale per cui tale servizio è caduto assolutamente in discredito anche presso le classi.
Tale atteggiamento è strettamente connesso a tutti i concetti falsi e superficiali che noi abbiamo della cultura; ma probabilmente l'avversione al lavoro manuale, all'occuparsi delle materie prime che servono a mantenere in vita, deriva anche da tutto quanto lo spirito di questa nostra età delle macchine, e dal valore ch'essa attribuisce al lavoro tecnico ed astratto. Comunque sia, se si vuole che il servizio domestico acquisti una nuova attrattiva, che possa compensare le sue speciali gravezze, la prima e più urgente condizione è che precisamente le donne cólte si volgano di nuovo ad esso volonterose, ne riconoscano il profondo valore educativo, e lo elevino alla dignità d'un ufficio che esige una seria preparazione e l'attivo concorso di tutte le capacità umane, invece di considerarlo come un'attività manuale d'ordine inferiore, necessaria per sbrigare i lavori che non son fatti dalle macchine.
Questo mutamento d'indirizzo nella più intrinseca valutazione del lavoro domestico deve però esser fondato sopra seri motivi. Ad esporre questi motivi, ed anche a discutere il moderno concetto di “cultura”, sarà dedicato il presente capitolo. Mi propongo di dimostrare, che il lavoro domestico abbisogna non soltanto di una metodica preparazione tecnica, ma soprattutto di una nuova consacrazione ed ispirazione, e di esser messo più profondamente in rapporto coi beni spirituali, per assumere di nuovo un posto elevato nella gerarchia dei lavori, e per offrir di nuovo un compenso a tutti i particolari sacrifici ch'esso impone.
Su questa via dimostrerò poi ancora che le professioni, che si occupano delle materie prime della vita, spesso richiedono assai più spirito ed anima, e sviluppano la personalità assai meglio di certe cosiddette professioni intellettuali – supposto naturalmente che alla loro attività presieda un concetto superiore. Da queste dimostrazioni trarrò infine le conseguenze assegnando al lavoro domestico un nuovo posto nella gerarchia degli altri uffici della donna.
 
 

mercoledì 6 dicembre 2017

Gustave Thibon


«Pregherò per te».
Ho mai udito parola umana che giunga da più lontano?
Giunge dalla confluenza di Dio e dell’uomo.
Tu rispondi di me davanti a Colui che è tutto e che è anche me stesso.
La preghiera per il prossimo è come un aspetto inverso del martirio: la preghiera fa dell’uomo che prega un testimonio, la cauzione di un altro uomo davanti a Dio.
Sei più vicino a me di quanto lo sia io stesso, perché sei tra Dio e me.
Sei come un baluardo innalzato contro la sua giustizia e un varco aperto sul suo amore.
Nel cuore della dolce e mortale lotta tra l’uomo e la sua fonte, tu combatti al mio posto.
Il tuo amore temerario si è infiltrato nella scissura stessa che mi separa dal centro, nel vuoto scavato dalla mia ribellione e dalla mia viltà.
Tra quali pietre hai posto la tua anima!
Sembri volgermi il dorso e invece il tuo volto è esposto, per me, ai colpi diretti, ai richiami dell’ignoto; non mi parli, ma parli di me al silenzio.
Pregare per qualcuno è come aderire, al tempo stesso, a Dio e all’uomo, è come realizzare il perfetto equilibrio tra questi due amori.


mercoledì 29 novembre 2017

Novena all'Immacolata Concezione

 
 
 
 
I - Eterno divin Padre, io vi adoro profondamente, e con tutto il mio cuore vi ringrazio per quella somma potenza con cui avete preservata Maria Vergine, vostra dilettissima Figlia, dal peccato originale.
Un Pater e 4 Ave e un Gloria, dicendo al principio di ciascuna Ave: “O Maria, concepita senza peccato pregate per noi che ricorriamo a voi”.
 
 
II - Eterno divin Figlio, io vi adoro profondamente, e con tutto il mio cuore vi ringrazio per quella infinita sapienza con cui avete preservata Maria Vergine, Vostra vera e dolcissima Madre, dalla colpa originale.
  
Un Pater e 4 Ave e un Gloria, dicendo al principio di ciascuna Ave: “O Maria, concepita senza peccato pregate per noi che ricorriamo a voi”.
 
 
III - Eterno divino Spirito, io vi adoro profondamente, e con tutto il mio cuore vi ringrazio per quell’immenso amore con cui avete preservata Maria Vergine, vostra purissima Sposa, dalla colpa originale.
  
Un Pater e 4 Ave e un Gloria, dicendo al principio di ciascuna Ave: “O Maria, concepita senza peccato pregate per noi che ricorriamo a voi”.
 
S.S. Trinità, io vi adoro profondamente, e con tutto il mio cuore vi ringrazio del singolare privilegio concesso alla benedetta e gloriosa Sant’Anna, l’unica fra tutte le Madri, umanamente feconde, che abbiano dato alla luce una prole del tutto esente dalla colpa d’origine.
 
Tre Gloria.
 
Tota pulchra es, Maria.
Et macula originalis non est in Te.
Tu gloria Ierusalem.
Tu laetitia Israel.
Tu honorificentia populi nostri.
Tu advocata peccatorum.
O Maria, O Maria.
Virgo prudentissima.
Mater clementissima.
Ora pro nobis.
Intercede pro nobis.
Ad Dominum Iesum Christum.
 
   V. Ora pro nobis, Virgo immaculáta.
   R. Ut digni efficiámur promissiónibus Christi.
 
Orémus
Deus, qui per Immaculátam Vírginis Conceptiónem dignum Fílio tuo habitáculum preparásti; quaesumus: ut, qui ex morte eiúsdem Fílii tui prævísa, eam ab omni labe præservásti, nos quoque mundos eius intercessióne ad te perveníre concédas. Per eúmdem Dóminum nostrum Iesum Christum Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia saecula sæculórum.
 
Amen.
 
 
(dal 29 novembre al 7 dicembre, preso qui)

lunedì 27 novembre 2017

San Charbel Makhlouf e la Sua coroncina

Oggi è per me un giorno speciale, un compleanno nella vita spirituale.
E, ringraziando la Ss Vergine Maria, nel giorno della consegna della Medaglia Miracolosa, mi sono accostata alla statua di San Giuseppe, che saluto quasi ogni giorno, con il bambino Gesù in braccio.
Oggi, per la prima volta, portava nella mano - e sembrava me la porgesse -, la coroncina di San Charbel.
Non credo nelle coincidenze, l'invisibile usa il visibile per operare in questa parte della creazione ... per cui, mi sono detta, oggi approfondisco la Sua vita ed imploro la Sua intercessione.


Alcuni suoi messaggi (presi qui)

Il Signore ha creato ogni essere umano affinché risplenda, per illuminare il mondo; voi siete la luce del mondo. Ogni essere umano è una lanterna destinata a risplendere; il Signore ha provveduto che ogni lanterna disponga di vetri chiari e trasparenti, per permettere a questa luce di risplendere e di illuminare il mondo; ma la gente si cura del vetro, dimenticandosi della luce; si interessa dell'aspetto del vetro, lo colora e lo decora, finché esso diventa torbido, opaco, impedendo così alla luce di risplendere e di conseguenza il mondo è sprofondato nell'ignoranza. Il Signore vuole illuminare il mondo. I vostri vetri devono ridiventare trasparenti. Dovreste realizzare il proposito per il quale siete nati in questo mondo.

venerdì 24 novembre 2017

La Salette - La Regola dell'Ordine della Madre di Dio e degli apostoli degli ultimi tempi


La Regola dell'Ordine della Madre di Dio e degli apostoli degli ultimi tempi
 
 

1.    I membri dell'Ordine della Madre di Dio ameranno Dio al di sopra di tutte le cose e il prossimo come se stessi per amore di Dio;

2.    Lo spirito di quest'Ordine non è altro che lo Spirito di Gesù Cristo in Sè e lo Spirito di Gesù Cristo nelle anime;

3.    I membri di quest'Ordine si applicheranno nello studio di Gesù Cristo e ad imitarlo e più Gesù Cristo sarà conosciuto più essi si umilieranno alla vista del loro nulla, della loro debolezza, della loro incapacità a fare un bene reale alle anime senza la grazia di Dio;

4.    Essi saranno di un'obbedienza perfetta in tutto e per tutto;

5.    Ciascuno di essi si conserverà in grande castità di corpo e di spirito affinchè Gesù Cristo faccia la sua dimora in essi;

6.    I membri di quest'Ordine non avranno che un cuore e un'anima nell'amore di Gesù Cristo;

giovedì 23 novembre 2017

Davanti al Ss. Sacramento - Santa Veronica Giuliani

 
O Dio mio, se io fossi qualche cosa, o potessi essere qualche cosa, non godrei nè parteciperei di Te; ma, perché sono nulla, ho questo tesoro, in me, cioè Te stesso. Tu sei ogni mio bene, Tu la mia speranza, Tu la mia fortezza, il Dio del mio cuore, il Dio dell’anima mia. Sì sì, mio Sommo Bene; ti ringrazio che mi hai tolto dal nulla.
 
Questo nulla è restato in me; non ho altro che il niente. Ho caro che Tu solo sei il sommo bene infinito, incomprensibile ed immenso. Di questo godo, di questo mi compiaccio ed altro non voglio, che Te, mio Dio; e, per possedere Te, rinunzio a tutto ciò che mai potesse essermi di soddisfazione. Non dico di  queste cose terrene delle quali non voglio sapere più niente; ma mi sproprio di qualsisia gusto spirituale. Tutti li rimetto in Te; non voglio altro gusto, che il tuo; altro volere, che il tuo; in Te mi fermo. Laus Deo.
  
Per noi è venuto, con noi vuole stare e restare sino alla fine del mondo. Sapete che stravaganza d’amore ha trovato? É impazzito per noi e noi dobbiamo impazzire per lui; siccome ha trovato il modo per restare con noi, che è il divinissimo Sacramento, così troviamo anche noi un modo di non allontanarci mai da lui.

lunedì 20 novembre 2017

Offerta della giornata alla Divina Volontà

Sacratissimo Cuore di Gesù, io ti offro,
per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, icona della Chiesa,
la mia volontà, nella quale nascono le intenzioni che stanno alla base di ogni mia azione.
Donami, Signore Gesù, la tua Divina Volontà, affinché ogni mia azione abbia origine e compimento nelle intenzioni del tuo Cuore, colmo di ardente e geloso Amore.
Accogli, Signore, con benevolenza questa mia offerta e degnati di accettarla.

Venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà.
 
Amen

venerdì 17 novembre 2017

La vita mistica - carattere

“La vita mistica è caratterizzata dalla presa di coscienza della presenza dentro di sé del Dio vivente, il Dio dell’amore. 
Come tale essa non è il risultato di uno sforzo, perché l’uomo è incapace di accedervi con le sue sole proprie forze.
Essa è un dono divino.
Ma tale dono non può essere conseguito se non si marcia speditamente e con pazienza sul duro sentiero della preghiera, se non ci si impegna a compiere, fedelmente, giorno per giorno, la volontà di Dio, se non si consente a svelare (o riconoscere) la propria profonda miseria e non si rinuncia definitivamente a compiacersi di se stessi; soprattutto, se non si crede ostinatamente nell’amore del Padre, accettando le purificazioni di questo amore
(Giannino Piana).

-preso qui-


... ogni umiliazione, aiutami a viverla come benedizione, nel riconoscervi l'intervento dell'Amore che tutto dirige e che tutto vuol condurre a Sé .....





giovedì 16 novembre 2017

Preghiera S. Gertrude - la Grande


«Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivente, fa' che con tutto il cuore,
con ogni mio desiderio,
con animo assetato
io aspiri a Te;
fa che in Te respiri, o Somma Dolcezza e Somma Soavità;
fa’ che con tutto il mio essere io aneli a Te, o Suprema Beatitudine!
Scrivi, o Signore misericordiosissimo, le tue piaghe nel mio cuore col tuo prezioso sangue,
perché in esse io legga insieme il dolore e l’amore tuo
e la loro memoria rimanga sempre nell’intimo del mio cuore per eccitarvi una dolorosa compassione e un ardente amore per Te.
Fa’ che ogni creatura mi lasci vuota e che in Te solo possa trovare la mia dolcezza».
 
(preso qui)


 
16 novembre
Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, io Ti ringrazio per tutti i favori e le grazie di cui hai arricchito l'anima della Tua serva Santa Gertrude e, per Sua intercessione, nel giorno in cui la Chiesa tutta la onora,  in riparazione delle mie negligenze ed infedeltà, io Ti chiedo: Pietà!, ricordandoTi i 5 benefici di cui l’hai onorata:

1.    Il primo è l’amore con il quale la Tua gratuita misericordia ha degnato eleggerLa da tutta l’eternità
2.    Il secondo è quello di averLa attirata a Te per la Sua salvezza
3.    Il terzo fu la Tua familiare unione con Lei
4.    Il quarto fu che volesTi trovare in Lei le tue delizie
5.    Il quinto è che Ti degni consumarLa tutta in Te
Santa Gertrude, in questo Tuo giorno di gaudio nella Santissima Trinità, in memoria dei favori incredibili di cui fosti beneficata, non disdegnare la mia supplica e prega per me, in riparazione delle mie negligenze ed infedeltà.
O mio Dio e mio Signore, io sono una peccatrice indegna ed infedele, affogo nel disordine e nella confusione: abbi pietà di me.
Per mezzo del Cuore Immacolato di Maria e le intercessioni di Santa Gertrude io ti offro il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità del tuo dilettissimo Figlio, Nostro Signore Gesù Cristo, per la santificazione dei sacerdoti, per la conversione di noi peccatori, per la salvezza eterna dei moribondi ed a suffragio delle anime purganti. Amen.





sabato 4 novembre 2017

Scudo del Sacro Cuore

(preso qui)

 

venerdì 3 novembre 2017

Il mio desiderio



Mio Signore Gesù, non posso vivere senza la speranza di contemplare, un giorno, il Tuo Volto.
Non mi lasciare al buio, mostrami la Tua bellezza.
So che mi ami, ne sono certa, di questo voglio vivere, di questo vivo, oltre le sensazioni ed emozioni che intessono la mia giornata.
Tu mi guidi nel tempo e nello spazio fino a quando, un giorno, potremo guardarci negli occhi.
Salvami dalla mia propensione al nulla, mio Signore e, per tua sola Volontà, donami la vita perché possa vivere di Te, con Te, per Te.
Il desiderio di vederTi mi “uccide”.
Mi abbandono a Te.
Tu, vita mia.
 

“Nei giorni della sua vita terrena egli offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito.” (Eb 5,7)



giovedì 2 novembre 2017

Senza di te, io sono nulla - san Nicolao de la Flüe

"Mio Signore e mio Dio,
dammi tutto ciò che conduce a Te.

Mio Signore e mio Dio,
togli da me tutto ciò che mi allontana da Te.

Mio Signore e mio Dio,
toglimi a me e dammi tutto a Te”

(san Nicolao de la Flüe)


Mio Signore, che il Tuo volto traspaia nel mio.
Cosa sono io se Tu non sei in me?

mercoledì 1 novembre 2017

Il bene ed il male


Il bene ed il male non sono mai astratti e generici: sono "ciccia" in questa parte della creazione, quella visibile.

Il bene ed il male portano sempre un nome specifico, hanno un volto, perché si muovono attraverso individui, decisioni, comportamenti.  

Tutto ciò che accade, i fatti, ciò che succede, risponde sempre a un'idea che sorregge e alimenta l'azione. Dal mondo spirituale si traduce, by me, nel mondo materiale. Oh, vertigine e responsabilità dell'uomo. Timore e tremore.Osserva l'azione e scoprirai chi ti muove... qual è la sorgente segreta di ogni tuo gesto.

La nostra libertà risiede nella decisione di chi servire: se l'Amante o il Nemico.

Dice il Signore (Dt 30, 15-20):
" Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male; poiché io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore tuo Dio ti benedica nel paese che tu stai per entrare a prendere in possesso. Ma se il tuo cuore si volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dèi e a servirli, io vi dichiaro oggi che certo perirete, che non avrete vita lunga nel paese di cui state per entrare in possesso passando il Giordano. Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il Signore tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare sulla terra che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe"

Ma non è facile, basta osservarsi un pochetto e la Morte è la padrona, tutto il mondo è sotto il dominio del Nemico.

Dice S. Paolo (Rm 7, 24-25):
Sono uno sventurato! Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte? Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! Io dunque, con la mente, servo la legge di Dio, con la carne invece la legge del peccato. 

Signore Gesù Cristo, abbi pietà di me, peccatrice.

“Cura i tuoi pensieri: diventeranno le tue parole.
Cura le tue parole: diventeranno le tue azioni.
Cura le tue azioni: diventeranno le tue abitudini.
Cura le tue abitudini: diventeranno il tuo carattere.
E cura il tuo carattere perché diventerà il tuo destino”

Quindi, se diventiamo quello che pensiamo, l’unico sforzo sia riempire il pensiero di Gesù, che come disse a Santa Caterina da Siena: “pensa a Me: se lo farai, Io penserò subito a te”…  e saremo da Lui posseduti, saremo Lui. E saremo luce, sale, fuoco… insomma santi.
Così desidero, così voglio, così sia.

S. Caterina da Siena, estratto da Legenda Maior (cap. X)


Sapienza di Caterina


Messo adunque, con la grazia del Signore, il fondamento della credibilità, assistiti da Colui che è la Pietra angolare, passiamo ora alla costruzione dell'edificio spirituale.

Come è vero che le anime fedeli sono vivificate dalla parola del Signore e che vivono di essa, così prendiamo le mosse dalla straordinaria dottrina data a questa santa vergine dal Creatore di tutte le cose e suo straordinario Maestro.

Raccontava dunque la santa vergine ai suoi confessori, tra i quali, senza merito, sono stato anch'io, che all'inizio delle visioni di Dio, cioè quando il Signore Gesù Cristo cominciò ad apparirle, una volta, mentre pregava, le comparve davanti e le disse: «Sai, figliola, chi sei tu e chi sono io? Se saprai queste due cose, sarai beata. Tu sei quella che non è; io, invece, Colui che sono. Se avrai nell'anima tua tale cognizione, il nemico non potrà ingannarti e sfuggirai da tutte le sue insidie; non acconsentirai mai ad alcuna cosa contraria ai miei comandamenti, e acquisterai senza difficoltà ogni grazia, ogni verità e ogni lume».

Oh, parola piccolina e grande! Oh, breve dottrina e in corto qual modo infinita! Oh sapienza racchiusa in così poche sillabe! Chi mi darà ch'io possa intenderti? Chi mi aprirà i tuoi sigilli? Chi mi condurrà a scrutare l'abisso della tua profondità? Sei forse tu quella lunghezza e larghezza, quella altezza e profondità, che l'Apostolo Paolo desiderava di comprendere con tutti i santi di Efeso?. O sei forse una cosa sola con la Carità di Cristo, la quale trascende ogni umano sapere?


martedì 31 ottobre 2017

La sedia vuota



In un villaggio della Spagna, la figlia di un uomo chiese al sacerdote di recarsi a casa sua per un momento di preghiera con suo padre, che era molto malato.

Quando il sacerdote arrivò nella stanza, trovò questo pover'uomo a letto, con due cuscini per tenergli sollevata la testa.

C'era una sedia di fianco al suo letto, per cui il sacerdote pensò che l’uomo sapesse che sarebbe venuto a trovarlo.

"Suppongo che lei mi stesse aspettando!" gli disse.

"No, chi è lei?", chiese l'uomo malato.

"Sono il sacerdote che sua figlia ha chiamato per pregare un po’ con lei. Quando sono entrato, ed ho notato la sedia vuota di fianco al suo letto, ho supposto che lei sapesse che sarei venuto a visitarla!".

"Ah sì, la sedia… Non le spiace di chiudere la porta?" disse l’uomo malato.

Il sacerdote, sorpreso, chiuse la porta.

L'uomo malato gli disse: "Questo non l'ho mai detto a nessuno, ma io ho trascorso tutta la mia vita senza sapere come pregare. Quando andavo in chiesa, ascoltavo con attenzione quello che veniva detto circa la preghiera, su come si deve pregare e sui benefici che essa porta… ma tutto questo… non so… sempre mi entrava da un orecchio e mi usciva dall’altro. E io non sapevo proprio come fare. Per cui, molto tempo fa, abbandonai completamente la preghiera. Ho continuato così, dentro di me, fino a circa quattro anni fa, quando - conversando con il mio migliore amico - mi disse: ‘Giuseppe, la preghiera è semplicemente avere una conversazione con Gesù. Ti suggerisco di fare così: prendi una sedia, ti siedi, e metti un’altra sedia vuota davanti a te. E poi, con la fede, guardi Gesù seduto davanti a te. Non è una scemenza far così, dato che Lui ci disse: «Io sarò sempre con voi». Poi parlaGli ed ascoltaLo, allo stesso modo in cui ora lo stai facendo con me!’.

Così feci una volta, e mi è talmente piaciuto che - da allora - ho continuato a farlo per almeno un paio d'ore al giorno. Naturalmente sto ben attento a non farmi vedere da mia figlia... altrimenti mi rinchiude subito in un manicomio!".

Il sacerdote provò una grande emozione, ascoltando tutto questo, e disse a Giuseppe che ciò che egli stava facendo era molto buono e non avrebbe mai dovuto smettere di farlo. Poi pregò con lui, gli impartì la benedizione e tornò alla sua parrocchia.

Due giorni dopo, la figlia di Giuseppe chiamò il sacerdote per dirgli che suo padre era morto.

Il sacerdote le chiese: "È morto in pace?".

"Sì! Stavo uscendo di casa, verso le due del pomeriggio, e lui mi chiamò a sé. Io andai da lui e lo vidi nel suo letto. Mi disse che mi amava molto, e mi diede un bacio. Quando ritornai dalle commissioni, un'ora dopo, lo trovai già morto. Ma c'è qualcosa di strano nella sua morte: proprio prima di morire, si avvicinò alla sedia che era di fianco al suo letto ed appoggiò la testa su di essa, ed è così che l’ho ritrovato. Cosa può significare, secondo lei, tutto questo?".

Il sacerdote, profondamente commosso, si asciugò lacrime di emozione e le rispose: "Magari tutti noi potessimo andarcene in questo modo!"…

Andrè Frossard


Entrato alle 5,10 in una cappella del quartiere latino di Parigi, per cercarvi un amico, ne sono uscito alle 5 e un quarto in compagnia di una amicizia che non era di questa terra.

Entratovi scettico ed ateo… più ancora che scettico e più ancora che ateo, indifferente e preoccupato di ben altre cose che di un Dio che non pensavo neppure più a negare… In piedi accanto alla porta, cerco con gli occhi il mio amico, ma non riesco a riconoscerlo… Il mio sguardo passa dall’ombra alla luce… dai fedeli, alle religiose, all’altare… Si ferma sulla seconda candela che brucia a sinistra della Croce (ignoro di trovarmi di fronte al Santissimo Sacramento).

E allora d’improvviso si scatena la serie di prodigi la cui inesorabile violenza smantellerà in un istante l’essere assurdo che sono, per far nascere il ragazzo stupefatto che non sono mai stato… Dapprima mi vengono suggerite queste parole "Vita Spirituale"… come se fossero pronunciate accanto a me sottovoce… poi una grande luce,… un mondo, un altro mondo d’uno splendore e di una densità che rimandano di colpo il nostro tra le ombre fragili dei sogni irrealizzati… l’evidenza di Dio… del quale sento tutta la dolcezza… una dolcezza attiva, sconvolgente, al di là di ogni violenza, capace di infrangere la pietra più dura e, più duro della pietra, il cuore umano. La sua irruzione straripante, totale, s’accompagna con una gioia che è l’esultanza del salvato, la gioia del naufrago raccolto in tempo. Queste sensazioni, che trovo fatica a tradurre in un linguaggio inadeguato delle idee e delle immagini, sono simultanee… Tutto è dominato dalla presenza… di Colui del quale non potrò mai più scrivere il nome senza timore di ferire la sua tenerezza, Colui davanti al quale ho la fortuna di essere un figlio perdonato che si sveglia per imparare che tutto è dono».
 



-   Dio esisteva ed era presente, rivelato, mascherato ad un tempo da quella delegazione di luce che senza discorsi né figure dava tutto alla comprensione e all’amore… Una cosa sola mi sorprende: l’Eucaristia; non che mi sembrasse incredibile, ma mi stupiva che la carità divina avesse trovato questo metodo inaudito per comunicarsi, e soprattutto che avesse scelto per farlo, il pane, che è l’alimento del povero e il cibo preferito dei ragazzi…

-   Quando si incontra Dio, la prima scoperta è l'insignificanza di tutte le cose che anche oggi i cristiani, esclusi ovviamente i santi, prendono così ridicolmente sul serio.

-   Il nostro destino non si conclude con questa vita. L'uomo che viene da Dio- Amore, ritorna a Lui, grazie alla fede e alla carità, attraverso la sofferenza e la morte. E questo niente può impedirlo.

-   L'uomo non è solo. Il mondo in cui vive, per quanto bello, non è che un leggerissimo riflesso della immensa realtà momentaneamente invisibile, spirituale, splendente, che lo attraversa, lo avvolge, lo aspetta.

-   Non ho fede in Dio: io l'ho veduto.

-   Non mi sono mai abituato all'esistenza di Dio.

-   Tutta la Verità si trova nella Chiesa Cattolica. La Verità è qualcuno, è Gesù Cristo. Che ci posso fare se il Cattolicesimo è vero, se questa Verità è Cristo che vuole essere incontrato? Siamo noi che abbiamo perso la passione di convincere, di testimoniare, di convertire