Tutto è dono, esiste una classifica dei doni?
Non penso, perchè se il cuore di chi riceve è "amante" ciò che si riceve non è importante, ma è il grazie a chi dona che fa esplodere di felicità.
Ci si sente visti, riconosciuti, amati, ricordati ... quale sballo migliore dell'esuberanza viscerale?
L'incipit per ringraziare di un dono, tra tanti: il risveglio dell'attenzione, della curiosità verso Gesù.
Di un secondo dono: l'essere stata "persa per mano" e condotta ad un'osservazione attenta di Gesù e del suo Vangelo e scoprirlo logico! vero! reale! ovvio!
Di un terzo dono: che è grazia tutto ciò, ma ho "sentito" che Dio attende la mia volontà.
Non posso abdicare a me stessa e chiedere: fammi tu diventare più buona, migliore, un angelo.
Tutto è possibile a Dio, anche questo, ma è troppo un grande.
Non fa nulla che possa minimamente intaccare il mio libero arbitrio, la mia volontà di fare o non fare.
Ho compreso il senso della frase "aiutati che il Ciel ti aiuta".
Io devo volere diventare più buona.
Devo stare attenta alle mie azioni.
Non devo farmi travolgere, ma governare ciò che sono.
Io sono al vertice del creato visibile, spirito incarnato ecchecaspita.
Gesù mi ha dato il potere di diventare figlia di Dio se credo nel Suo Nome.
Ma non chi dice: Signore, Signore! sarà salvato, ma chi fa quanto egli comanda.
E cosa comanda? amatevi gli uni gli altri, come Io ho amato voi.
Difficile, ma è volontà.
Si sbaglia, si cade, ci si fa male, si ricomincia, ma la strada è questa.
Volontà.
Volere, fortissimamente volere.
Al tempo presente. Dove il tempo è Kairos, dove io incontro l'eternità.
Non attesa di grazia, che verrà, perchè Dio riempie di doni i Suoi amici.
Ma si è Suoi amici se ci si mette alla Sua scuola.
Gesù, sulla croce, era un uomo inchiodato, torturato, massacrato, quasi scuoiato dalle flagellazioni.
Ma ci ha rivelato la Gloria di Dio.
Il suo non poter abdicare a sè stesso. Perchè è amore.
E non ha voluto (e poteva, ossepoteva!),
non ha voluto,
non ha voluto
mai
mai
mai
smettere di amare.
Nel dolore, nello strazio, nell'angoscia, nella paura, nel terrore, ha continuato ad essere l'uomo che ama noi, che si offre per restituirci la strada al Padre
E mi ha rivelato che essere veramente uomini vuol dire credere.
Credere in Dio, nell'amore, nella giustizia, nella eternità.
Io sono nulla, non importa ciò che capita a me, io devo credere in Dio amando gli altri (difficile, ma è questione di volontà), e Dio ricompensa.
Perchè è vero e ci credo.
Dio innalza gli umili, è fedele, paziente, misericordioso ed il Suo Amore è per sempre e da sempre.
Beh, chiuderei con un Amen.
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