E' un periodo che rifletto, causa input esterni, sul sopruso e la mancanza di rispetto...
sul lavoro, il mio capo sta applicando, nei miei confronti, una strategia - per nulla velata - di mobbing.
Obiettivamente parlando, non si sta comportando bene per nulla.
Lo dico perchè, essendo io un cane, mi rendo conto che, la maggior parte delle volte, sono io l'origine del "male".
Ma non questa volta.
E non è un evento spot, ma è proprio un periodo...
Vabbè.
Lo scoprire le brutture delle azioni del mio capo mi genera angoscia:
vuoi perchè devo far finta di nulla, se no addio lavoro,
vuoi perchè mi sento "tradita" per l'impegno, la fedeltà e l'onestà che ho messo nel mio lavoro,
vuoi perchè è sempre triste vedere comportamenti "disumani".
L'angoscia che ieri mi ha attanagliato tutto il giorno, mi ha tenuto con lo stomaco chiuso, la mente fissata su quanto accaduto, incapace di vedere a quanto di bello accadeva nella realtà e - quindi - di coglierlo.
Però, alla fine della giornata, ho avuto un pensiero pazzesco.
Ciò che segue è -ovviamente- farina del mio sacco per tutte le scabrosità che mi permetterò di dire, mentre non è assolutamente merito mio se ho intravisto una piccola luce.
Gesù, nel Getsemani, era in preda all'angoscia.
Perchè voleva salvare me, tutti i miei "contemporanei", tutte le persone vissute prima e tutte quelle che dovranno ancora venire.
Ma non perchè è una brava persona, ma proprio perchè mi ama per quella che sono, fino in fondo, senza scartare nulla, mi prende in blocco.
E così per tutti gli altri.
Solo che io, parlo per me, l'ho tradito, lo tradisco e lo tradirò ancora.
Se provo angoscia per un "tradimento" lavorativo, tale da abbattermi violentemente, cosa potrà succedermi per un tradimento d'amore? Impazzirei, penso. Ed io sono una "sbagliata"....
Ogni mio sentimento è condito da superbia, illusione, orgoglio.
Ma quale angoscia può aver provato Gesù nel sentire, in quell'ora, il mio tradimento d'amore?
Ma non solo il mio, ma anche di quelli che vivono con me quest'attimo di storia e di quelli che sono vissuti fino ad adesso e da quelli che vivranno da ora in poi.
Lui, Figlio di Dio, colui per il quale io esisto, io ho, io comprendo, io vivo.
Insomma, io sono nulla, Lui è tutto.
Beh, al pensiero, mi sono sentita schiantata. Che botta deve avere sentito.
Se io, nella mia piccola esistenza egoista, ho subito un tal male di anima,
Lui cosa mai deve avere provato con il peso dei tradimenti - di amore vero - da parte di tutti?
E non dico Lui Dio, immutabile, ma Lui Uomo, con un Cuore di carne, con un sentire vero, non ostacolato dalle mille cicatrici che una vita di egoismi crea intorno al cuore.
Non ci posso pensare, mi viene male, mi sento mancare....
ma quanto dolore, di cui ho solo una pallida, sbiadita, evanescente immagine empatica?
Un Cuore coronato di spine.
Forse inizio (forse, non so, magari sbaglio) a capire perchè il Cuore di Gesù sanguina.
Se sbaglio confido che mi perdonerà, perchè - ogni giorno che passa - lo vedo, lo guardo, lo ammiro come un Eroe vero, l'unico.
Degno di potenza, onore, gloria. Re del Cielo e della Terra.
Chi mai come Lui?
Signori miei, che ogni ginocchio si pieghi al pensiero del Suo Nome.
Pazzesco, io ti adoro.
Tu sei il mio Dio e ti ringrazio.
Tu sei il mio Dio e ti esalto.
Tu sei il mio Dio e ti chiedo perdono.
Tu sei il mio Dio e la mi anima esulta al Tuo pensiero.
Se vengo a Te, mio Signore, trovo ristoro, tutto diventa relativo.
E chiedo misericordia anche per il mio capo...
non so cosa ha nel cuore, ma offro la mia preghiera per lui.
Non capiamo, siamo ciechi, siamo sordi, siamo addormentati, siamo lobotomizzati.
Sveglia, sveglia.
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