sabato 26 maggio 2012

Link mentali

Oggi, è San Filippo Neri.
Dato che ho una collana interessante sulle vite di alcuni santi, tra cui lui, mi sono detta: oggi mi rileggo la sua vita.
Leggendo, trovo un passaggio sul Savonarola, di cui era sostenitore.
Ma io non lo conosco, quindi... cerco, trovo e leggo anche del Savonarola.
Nella storia di quest'ultimo trovo una frase: non sono profeta, come Amos!
Amos? .... libro profetico, nella Bibbia, mai letto.
E' arrivato il momento.
E leggo pure questo.
Beh, mi sembrava un quotidiano dei giorni nostri.
.....
Dove stiamo andando?
La storia è sempre uguale, siamo proprio ignoranti.... il passato non ci insegna nulla.
Mah. E sì che è scritto a chiare lettere... 
non possiamo dire: non lo sapevamo, nessuno ci ha avvertiti.
Proprio no.

venerdì 25 maggio 2012

Il mendicante, Gv 21,15-19

Riflettendo sul Vangelo di oggi, mi è venuto da pensare come Gesù, ben lungi da essere un giudice severo e truce, nella nostra vita terrena, mendica il nostro amore come un'assetato.
Chiede a Pietro, per ben tre volte:
- mi ami tu più di costoro?
- mi ami tu?
- mi vuoi bene?
e  - di fronte alle risposte di Pietro : Signore, tu lo sai che ti voglio bene - dice: Seguimi.

Ho sentito come dalla perfezione dell'amore richiesto da Dio (Mi ami tu più di costoro?) Egli scenda fino alla nostra imperfezione (Almeno mi vuoi un po' di bene?) elemosinando il nostro amore, per poterci, seguendolo, elevarci fino a diventare quello che siamo chiamati ad essere, simili a dei.
Che tristezza non accorgerci di questo, io per prima.
Sempre nel mio io, nelle mie cose, nel mio orgoglio, nelle mie paure, nelle mie inflessibilità.
Ma come si fa a non rimanere incantati, spiazzati, affascinati di fronte ad una esperienza d'amore così?

venerdì 18 maggio 2012

Lo scatto della crescita

Alcune amiche, mamme, mi hanno parlato di come si possa sentire lo "scatto della crescita" nel proprio bambino.... confesso che sono sempre stata molto titubante.
Fino a quando, a me, personalmente, è successa la stessa cosa.
Pazzesco.... è proprio vero: pensare, meditare, riflettere, interrogarsi sul Regno dei Cieli, sul cammino per arrivarci almeno vicino, sul significato delle nefandezze e sul loro senso nel fluire della storia, qualche segno lascia. 
E ciò che segna, cambia.  
Per forza: io sono il risultato delle mie esperienze, non di quelle degli altri.
La testimonianza di altri mi è utile per incuriosirmi, ma finché non provo sulla mia pelle è tutta teoria...
Beh, questa manfrina per raccontare il mio scatto della crescita.
Io sono sempre stata, e sono tutt'ora, una donna fedele, seria, affidabile, gran lavoratrice, un ottimo braccio destro. Ciò che è fatto di coccio, come me, però non tollera infedeltà, leggerezze, manchevolezze.... era scritto nel mio destino di volgermi all'unico che è stabile e non cambia.
E mi ama da sempre, mentre ogni uomo è inganno.
Vabbè.
L'altro giorno il mio capo/padrone mi ha rubato (il termine è corretto) un mio cliente.
Non è la prima volta che assisto a tali bassezze, generalmente mi incazzo di brutto, procurandomi, di conseguenza, un'oscurità bestiale che si riversa a fiotti su tutto ciò che mi circonda e mi sfiora.
L'altro giorno no. 
Mi sono fermata, allibita (eh sì, sono ingenua e spero nella squadra, ogni volta) ed ho detto: no, stavolta cambio atteggiamento. 
Ho offerto al mio Gesù il mio dolore e la mia angoscia, ho segnalato al mio capo/padrone la tristezza del suo gesto e ho continuato ad essere gentile.
Io voglio assolutamente e non posso fare altro che rimanere sul sentiero che mi porterà ad abbracciare il mio Re. Ciò significa ascoltare e fare esperienza di quanto mi dice.
E' dura, perché il pensiero dell'umiliazione e del gesto infame torna ogni due per tre, la perfezione del mio gesto è ben lontana, ma ogni tanto mi viene anche da sorridere e ringraziare, perché cambia tutto se lo vedo nell'ottica del "sentiero di liberazione" su cui il mio Buon Pastore mi sta conducendo... chissà, prima o poi, per l'intercessione del mio angelo, dei miei benefattori defunti e della mia Madre Celeste, l'ogni tanto diventerà una costante, un frutto dello Spirito Santo. Che meraviglia e che gioia sarà!

venerdì 4 maggio 2012

Quale amore?

Su quella croce avrei dovuto esserci io.

Inchiodata alle mie responsabilità, 
alle mie decisioni sbagliate, ai miei errori, alle mie cattiverie, al mio crescere storta, 
diversa da quello che avrei potuto essere.
Su quella croce avrei dovuto esserci io, per l'eternità.
E, spero di no, ma potrebbe essere il mio destino.

Perché nulla è così scontato, e le occasioni di inciampo così numerose, 
le distrazioni così repentine, il rumore così assordante.
E' veramente questione di risveglio, forzato, difficile, doloroso, faticoso, 
ma io, personalmente, lo sento necessario.
Perché non posso pensare di essere così "in mano al nemico"
da oscurarmi, incattivirmi, "dividermi",
per una contrarietà, per una piccola invidia, 
per una mancata approvazione, per un orgoglio sbagliato.
Perché è stupido. Molto stupido.
Perché è una tentazione, e io ci casco prima ancora di rifletterci.
C'è bisogno che mi impegni. 
Reputo sempre più vero il detto: Aiutati che Dio ti aiuta.
Eh già.... se prima non mi aiuto io, cosa può fare il mio Dio gentile e innamorato della mia libertà?
E mi trovo ancora una volta disorientata di fronte a tanto amore, 
che intuisco, che percepisco, che ammiro, 
Amore di un Dio che, per riparare alla Giustizia richiesta dai miei peccati, 
si è fatto inchiodare su quella croce al posto mio.
E cammino, nelle mie giornate, pensando a questo.
E, di fronte alle mie continue cadute, piango per la mia stupidità 
e per il dolore di tutte quelle torture subite per garantirmi l'opzione della libertà.
Tu sei il mio Dio e a te voglio e debbo rendere grazie.
Tu sei il mio Dio, perdonami.

martedì 1 maggio 2012

Rendere grazie

Rendete grazie!

Qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie, per mezzo di lui, a Dio Padre.