“Tu sei, mio Signore, nella Santa Eucaristia.
Sei qui, a un metro da me, in questo tabernacolo!
Il Tuo corpo, la Tua anima, la Tua umanità, la Tua
divinità, tutto il Tuo essere è qui, nella sua duplice natura. Come sei vicino
mio Dio, mio Salvatore, mio Gesù, mio Fratello, mio Sposo, mio Amato!…
Per i nove mesi che la Santa Vergine ti portò nel
suo seno, non eri più vicino a Lei che a me quando vieni sulla mia lingua nella
Comunione!
Non eri più vicino a Maria e a San Giuseppe nella
grotta di Betlemme, nella casa di Nazareth, nella fuga in Egitto, in ogni
attimo di quella divina vita di famiglia, di quanto sei vicino a me in questo
momento, e così spesso, in questo tabernacolo!
Santa Maddalena, seduta ai Tuoi piedi a Betania,
non era più vicina a Te di quanto ti sto vicino io ai piedi di quest’altare!
Quando eri seduto in mezzo ai Tuoi apostoli, non
eri più vicino a loro di quanto sei vicino a me adesso, mio Dio!…
Quanto sono felice!…
Essere solo nella mia cella e intrattenermi con Te
nel silenzio della notte è dolce, mio Signore, e sei lì perché sei Dio e per
mezzo della Tua grazia; eppure, se resto nella mia cella quando potrei essere
davanti al Santissimo Sacramento, è come se Santa Maddalena a Betania Ti avesse
lasciato solo…
per andare a pensare a Te, da sola nella sua
camera…