lunedì 29 agosto 2016

Simone Weil



“La fede vera si mostra non da come uno parla di Dio, ma da come parla e agisce nella vita, da lì capisco se uno ha soggiornato in Dio.
Non è dal modo in cui un uomo parla di Dio, ma dal modo in cui parla delle cose terrestri, che si può meglio discernere se la sua anima ha soggiornato nel fuoco dell’amore di Dio. … Così pure, la prova che un bambino sa fare una divisione non sta nel ripetere la regola; sta nel fatto che fa le divisioni


“La grandezza suprema del cristianesimo viene dal fatto che esso non cerca un rimedio sovrannaturale contro la sofferenza bensì un impiego sovrannaturale della sofferenza”

“C'è qualcos'altro che ha il potere di svegliarci alla verità. È il lavoro degli scrittori di genio. Essi ci danno, sotto forma di finzione, qualcosa di equivalente all'attuale densità del reale, quella densità che la vita ci offre ogni giorno ma che siamo incapaci di afferrare perché ci stiamo divertendo con delle bugie.”

“L’anima umana ha bisogno di partecipazione disciplinata a un compito condiviso di pubblica utilità, e ha bisogno di iniziativa personale in questa partecipazione.”

“Sfuggire al contagio della follia e della vertigine collettiva tornando a stringere per conto proprio, al di sopra dell'idolo sociale, il patto originario dello spirito con l'universo.”

“Fra gli esseri umani, si riconosce pienamente l'esistenza soltanto di coloro che amiamo.”

“Chi penserebbe a Dio se non ci fosse il male nel mondo?”

“Amare puramente significa amare nell'altro la sua fame, ma noi amiamo gli altri come nutrimento”

“Il dolore è la radice della conoscenza.”

“L'amor di Dio è puro quando la gioia e la sofferenza ispirano in egual misura gratitudine. “

“La sventura estrema che colpisce gli esseri umani non crea la miseria umana, la rivela soltanto.”

“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono.”

“L'attenzione assolutamente pura è preghiera”

 “Non dobbiamo acquistare l'umiltà. L'umiltà è in noi. Soltanto, ci umiliamo dinanzi a falsi dèi“

“Gli amanti e gli amici desiderano due cose: di amarsi al punto di entrare l'uno nell'altro e diventare un solo essere e di amarsi al punto che la loro unione non ne soffra, quand'anche fossero divisi dalla metà del globo terrestre. Tutto ciò che l'uomo desidera invano quaggiù, è perfetto e reale in Dio. Tutti i nostri desideri impossibili sono il segno del nostro destino e diventano buoni per noi proprio nel momento in cui non speriamo più di realizzarli “

“Iddio pena, attraverso lo spessore infinito del tempo e della specie, per raggiungere l'anima e sedurla. Se essa si lascia strappare, anche solo per un attimo, un consenso puro e intero, allora Iddio la conquista. E quando sia divenuta cosa interamente sua, l'abbandona. La lascia totalmente sola. Ed essa a sua volta, ma a tentoni, deve attraversare lo spessore infinito del tempo e dello spazio alla ricerca di colui ch'essa ama. Così l'anima rifà in senso inverso il viaggio che Iddio ha fatto verso di lei. E ciò è la croce.”

“Due forze regnano sull'universo: luce e pesantezza.”

“Non giudicare. Tutte le colpe sono eguali. C'è una colpa sola: non aver la capacità di nutrirsi di luce. Perché, abolita questa capacità, tutte le colpe sono possibili”

“Gli uomini ci debbono quel che noi immaginiamo ci daranno. Rimetter loro questo debito. Accettare che essi siano diversi dalle creature della nostra immaginazione, vuol dire imitare la rinuncia di Dio. Anch'io sono altra da quella che m'immagino essere. Saperlo è il perdono”

 “In modo generale, non desiderare la sparizione di nessuna delle proprie miserie, bensì la grazia che le trasfiguri. “

“Bisognerebbe trasformare in oggetto di desiderio ogni avvenimento compiuto. È una cosa ben diversa dalla rassegnazione. Persino la parola accettazione è troppo debole. Si deve desiderare che tutto ciò che è avvenuto sia avvenuto, e null'altro. Non perché ciò che è avvenuto è un bene a nostro modo di vedere, ma perché Dio lo ha permesso e perché l'obbedienza degli eventi a Dio è in sé un bene assoluto”

"Attendere e obbedire. Attendere implica tutta la tensione del desiderio, ma senza appagamento, una tensione accettata in perpetuo"

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