martedì 19 giugno 2012

Io sto

Di fronte a tante obiezioni alla fede, 
al credere senza dimostrazioni,
al credere per un atto cosciente della volontà, 
al credere perchè ha senso, 
al credere perchè la vita assume profondità, 
al credere perchè è vero che amare mette le ali, 
al credere perchè se solo per mezzo di testimonianze, so che è Cristoforo Colombo ad aver scoperto l'America (io non c'ero e mi devo fidare) allora, per mezzo di testimoni, io credo nella risurrezione di Gesù. In più, questi testimoni, hanno testimoniato morendo non nel loro letto.

Di fronte a tutto questo, che io credo e di cui continuamente devo rendere conto al mio prossimo più prossimo, stufa -purtroppo- mi dico: non riesco a capire cosa costa la curiosità.... anche di ascoltare senza pregiudizi ciò che mi scoppia nel cuore e di cui vorrei parlare e ascoltare e leggere e riflettere e ringraziare e raccontare da mattina a sera
Invece no, cammino come sulle uova, con i piedi di piombo.
Tutti mi guardano come fossi marziana, ed ogni tanto mi sento marziana.
Mi sezionano, mi controllano, ogni gesto è "colpa" delle mie fissazioni.
Poi penso a Gesù, alla gioia del Cielo, agli angeli, alle moltitudini di santi che ci chiamano incessantemente e dico: oggi, ora, io sto, io non mollo.








mercoledì 13 giugno 2012

Una preghiera che è una favola


Signore,
Ci sono uomini che hanno la fortuna di sentirti spesso parlare
E di vederti intervenire a proposito di tutto e di niente
Ti descrivono come ciarliero
Ti descrivono come uno che agisce provvidenzialmente dappertutto.
Ti considerano come la “divina provvidenza” che tappa ogni nostro buco.
E che farà miracoli là dove noi abbiamo incrociato le braccia;
che porterà la pace dove noi abbiamo venduto i nostri cannoni
e darà il pane che noi non abbiamo donato.

Io però ti trovo piuttosto discreto e questo mi rassicura, Signore.
Non sopporto le madri-chiocce e i padri inquieti
che covano e soffocano i figli, volendo proteggerli.
Ancor meno gradirei sentirmi una marionetta,
della quale tiri i fili, nell’ombra, in segreto.
Una sottomissione da schiavo, da esecutore cieco,
sarebbe indegna di te e indegna di me.
Adoro la tua onnipotenza come potenza d’amore.
E credo che quest’amore non aliena l’uomo, ma lo costruisce e lo libera.
Grazie, Signore, d’avermi creato e chiamato a diventare un figlio
che collabora, liberamente, al tuo disegno di bontà.
Nella novità di ogni mattina e nella sosta di ogni sera,
amo il nostro silenzioso appuntamento,
quello della nostra amorosa collaborazione, della nostra rispettosa complicità.
Mattino e sera tu mi precedi, tu sei sempre il primo,
tu visiti il giardino interiore del mio cuore, brezza leggera, chiarore fuggitivo.
In ginocchio o seduto sulla riva del tempo che passa,
aspetto tutto da te, aspetti tutto da me.
Così, avvolto dalla tua invisibile presenza,.
Mi lascio amare e plasmare a misura del tuo amore.
Come è bello, Signore, essere qui, tutti e due,
per riposarci e lavorare insieme.
Perché nulla è più gratuito e insieme più attivo dell’amore.
Che momento meraviglioso! Che segreta grande attività!
Forse è la più grande di tutta la mia giornata!
So che tu lavori incessantemente, ma non vuoi far niente senza di me.
E apprezzo molto, Signore, questa delicatezza.
Voglio lasciarti essere Dio, fare il tuo mestiere di Dio,
così che io possa essere un uomo e fare il mio mestiere di uomo.
Che io possa dire sì alla tua parola, alla tua vita,
ai tuoi doni e al tuo Spirito.
Che io possa dire sì alla tua azione in me e, attraverso me, alla tua azione nel mondo.

Chi agisce Signore, tu o io? Il tuo amore o la mia libertà?
Tutti e due, figlio mio!
Perché il luogo nel quale più amo creare, rivelarmi e lavorare,
è il santuario del tuo cuore e della tua coscienza vigile.
La storia degli uomini la faremo insieme.
E’ il bel rischio del mio amore, è il bel rischio della tua libertà”